Come curare le orchidee tramite i nebulizzatori

Migliorarne la vita e la durata

Prendersi cura delle orchideee annaffiandole in modo corretto

Le orchidee sono sovente originarie di paesi e climi sensibilmente differenti dal nostro. Le condizioni che è utile quindi replicare dovranno essere simili a quelle dei luoghi originari e questo è importante circa come curare le orchidee. La pioggia in genere cade in modo discontinuo nelle foreste ed il terreno alterna umidità ad asciutto in continuazione. Diventa quindi importante sapere come annaffiare le orchidee o comunque come tenere il giusto tasso di umidità del terricio e dell'aria attorno. Il principale nemico delle orchidee è l'eccesso di umidità o peggio il bagnato prolungato attorno alle radici, che può portare marcescenza o malattie. Parimenti l'eccesso di secchezza di terra ed aria circostante sono dannosi. Può essere utile quindi tastare il terreno con un dito, delicatamente senza arrivare ad incidere l'apparato radicale. Se il terriccio è asciutto è necessario bagnarlo nelle ore centrali della giornata, facendo in modo che entro sera l'acqua sia evacuata e il terriccio permanga umido. A tal proposito è importante che lo strato inferiore del vaso sia altamente drenante. Potremo quindi anche mettere il vaso sotto al rubinetto lasciando imbibire il terreno, per poi fare drenare lentamente l'acqua e tenere così umido il terriccio senza essere bagnato in eccesso

Usare i nebulizzatori da giardino per le orchidee

Un modo utile per dare umidità continua nell'aria ma anche sul terreno, è utilizzare dei nebulizzatori per orchidee. Nella pratica si tratta di produrre con costanza e misura, una nebulizzazione di vapore freddo che tenga l'umidità ambiente attorno al 65-70% e il terriccio mai eccessivamente asciutto. Chi sa come curare le orchidee sa anche che più si riesce a mantenere regolarmente tale condizione, meglio la vegetazione crescerà sana e rigogliosa con ottime fioriture. I nebulizzatori possono essere a bassa pressione o ad alta pressione. La prima tipologia è spesso di tipo manuale e richiede che costantemente si nebulizzi sulle orchidee ad intervalli regolari, sul terriccio come su fogliame e fiori. Pratica molto semplice ed efficace che tuttavia richiede un lavoro manuale regolare e nel tempo, impegnativo. La nebulizzazione ad alta pressione consiste invece in un sistema che comprima l'acqua di rete a pressioni molto elevate (70 atmosfere) producendo così una nebbia naturale estremamente fine, pressocché identica a quella che troveremmo in natura e nei luoghi orginari delle nostre orchidee

La giusta umidità per la cura delle orchidee

Orchidee selvatiche raccolte da appassionati o orchidee allevate e coltivate nel nostro ambiente domestico hanno in comune la necessità di avere sempre un tasso di umidità controllato e in media molto elevato, anche superiore al 85% talvolta. Nelle nostre latitudini, specie in estate con il caldo elevato, od in inverno con le serre riscaldate, l'umidità precipita a valori molto bassi e prossimi anche al 35-40%. Questo produce sofferenza per le orchidee che a lungo sono esposte alla secchezza dell'aria. I sistemi di nebulizzazione ad alta pressione possono essere calibrati quindi per regolare costantemente l'umidità ambiente e attivarsi mantenendo la soglia impostata con l'igrostato. La nebulizzazione può anche essere intermittente per non inumidire eccessivamente il terriccio o disperdere polveri nocive come il carbonato di calcio presente nell'acqua di rete

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Come comporre un impianto per umidificare una serra di orchidee

Un impianto ad alta pressione è quanto di più vicino a produrre la condizione di umidità e nebbia naturali. Esso è composto da una pompa nebulizzatrice che preleva l'acqua di rete in piccolissime quantità e la distribuisce tramite sottili tubicini flessibili. I tubicini di sezione media di 6,0 mm , sono fissati sulla struttura o comunque ad una distanza di circa 1,0 m dalle piantine. I tubicini vengono poi abbinati a dei raccordi ad incastro rapido sui quali verranno avvitati gli ugelli nebulizzatori. Terminata la stesura di tale impianto sarà sufficiente collegare la centralina al rubinetto di casa ed alla presa di corrente. Dopo avere sfiatato i tubicini dall'aria presente, si entrerà in pressione ed avremo la nostra nebulizzazione. Se si vorrà poi un sistema totalmente automatico per inumidire/annaffiare le orchidee, sarà sufficiente abbinare alla centralina una sonda igrostatica che darà consenso di accensione alla centralina nebulizzante et voilà! il gioco è fatto. La vostra serra sarà autonoma, l'umidità corretta, le orchidee cresceranno sane e senza difficoltà.

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